Dove 30 anni fa c’era un villaggio di pescatori, oggi c’è una città con 12 milioni abitanti che cresce e prospera. Un orizzonte in piena espansione dove le gru si alternano con le luci dei grattacieli. E poi, la nostra imponente sede. Il cuore di ZTE.
Di fronte a Hong Kong, quella che è meglio conosciuta come la Silicon Valley d’Asia, è stata accolta la delegazione dei giornalisti italiani portati da ZTE Italia. Era la prima volta in assoluto per un gruppo così grande di rappresentanti della stampa ad entrare nella sede principale di ZTE. La visita di Shenzhen è stata la possibilità di prendere più da vicino l’importanza e la potenza della multinazionale che lavoriamo per ogni giorno.

I nostri colleghi dei più importanti gruppi editoriali italiani (una dozzina, da TG1 a il Corriere della sera, dal sole 24 ore a la Repubblica e da tutti gli altri quotidiani nazionali più importanti) hanno fatto un passo in quello che, non è solo un gigante della tecnologia ma anche la fonte di una cultura manageriale , un’avanguardia per R&S.
In pochi giorni la stampa italiana ha potuto vedere con i propri occhi quanto ZTE ha già portato il futuro in oggi.
A Shenzhen, il  5g non è solo un claim ma anche qualcosa che si può toccare con le proprie mani, qualcosa come l’IoT o il concetto di Smart City. È quindi un luogo dove rafforzare non solo la sensazione di essere parte della società, ma anche una parte attiva di un tale grande processo di trasformazione della società.

I quattro giorni sono stati così organizzati: in una prima fase gli incontri presso la nostra sede, la conferenza stampa tenuta non solo dal nostro CEO Hu Kun, ma anche da Senior Vice President fan Xiaobing; in una seconda fase una visita mattutina all’Università di ZTE , a circa un’ora di distanza in auto, dove gli ingegneri sono formati alle più moderne forme di telecomunicazioni.
Abbiamo festeggiato anche alcuni momenti più istituzionali durante gli incontri con i consoli italiani Laura Egoli (Canton-Shenzhen) e Antonello De Riu (Hong Kong).